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Il 27 ottobre, Israele ha osservato una giornata nazionale di lutto per le vittime del massacro del 7 ottobre dell'anno precedente, compiuto da Hamas. La commemorazione, approvata all'inizio del mese, si è celebrata il 25° giorno del mese ebraico di Tishrì, tre giorni dopo Simchat Torah, data dell'attacco. La giornata di lutto è iniziata alle 6:29 del mattino, l'ora esatta dell'attacco, con le bandiere abbassate a metà asta.





Lo scorso 21 e 22 ottobre, presso il Tempio Noam di Milano, si è tenuto un corso di Primo Soccorso per adulti organizzato dagli Amici di Magen David Adom Italia. La formatrice Lorena Bianchi, soccorritrice volontaria del Comitato di Milano della Croce Rossa Italiana e collaboratrice da tempo dell’associazione, ha condiviso la sua esperienza con i partecipanti.


L’iniziativa si inserisce in un programma dell’Associazione che, ispirandosi al modello di MDA in Israele, insegna come prestare il primo soccorso in attesa dell’ambulanza. Intervenire immediatamente può essere cruciale per la sopravvivenza di chi ha un malore o subisce un incidente. Fondamentale sapere come mantenere l’ossigenazione dei tessuti, in particolare del cervello soprattutto in caso di arresto cardiocircolatorio o di gravi emorragie.


In Israele, MDA si dedica al training non solo dei soccorritori, ma di tutta la popolazione. Molti cittadini, acquisiti i principi di rianimazione cardiopolmonare e di primo soccorso, si registrano nell’app “Life Guardian”, che localizza e allerta la persona formata più vicina, riducendo drasticamente i tempi d’intervento. Con la guerra, MDA ha intensificato la formazione e le esercitazioni per prepararsi a ogni emergenza e per sensibilizzare la popolazione a intervenire rapidamente in caso di ritardi dei soccorsi.


Al corso del Noam sono stati illustrati i sintomi di emergenza in varie situazioni (ostruzione delle vie aeree, annegamento, folgorazione, intossicazione, emorragia, ictus, infarto, edema polmonare, epilessia) e le azioni da intraprendere per aiutare senza peggiorare la situazione. Sono stati sottolineati l’importanza della messa in sicurezza dell’infortunato, l’autoprotezione dai contagi e la chiamata al numero d’emergenza, con operatori in grado di fornire istruzioni precise a distanza. I presenti hanno anche potuto esercitarsi sulla manovra di Heimlich e sulla rianimazione cardiopolmonare usando un manichino.


L’utilizzo del defibrillatore automatico (DAE) è un'altra competenza essenziale per il primo soccorso che tutti i cittadini dovrebbero conoscere. Da anni, l’Associazione Amici di Magen David Adom promuove l’installazione di defibrillatori nei principali luoghi ebraici grazie al progetto “Datti una mossa, dagli una scossa”. All’installazione segue un corso BLSD sull’uso del defibrillatore, sempre organizzato da AMDA.




 


Amit Mann z''l, giovane paramedico del Magen David Adom (MDA), è stata uccisa in servizio il 7 ottobre 2023 e oggi rappresenta la forza e lo spirito di sacrificio che animano tutti i volontari e lo staff del MDA. Questi professionisti si impegnano a salvare vite a rischio della propria, divenendo bersaglio diretto dei terroristi.


Durante l'irruzione delle squadre di Hamas in Israele, Amit fu tra i primi a comprendere la gravità della situazione. Rimase al suo posto per tutto il giorno, soccorrendo i feriti nella clinica del kibbutz Be’eri, attendendo con coraggio l'arrivo dei rinforzi, che purtroppo tardarono, fino a quando fu tragicamente uccisa.


L’anniversario del 7 ottobre non è stato diverso dagli altri giorni di quest'anno, poiché siamo ancora in guerra” ha dichiarato Ofir Peretz, fidanzato di Amit e anch'esso paramedico del MDA, in un'intervista recente al giornale online JC -The Jewish Chronicle. “Le nostre vite sono state capovolte e non torneranno più come prima. Cerchiamo di andare avanti, combattiamo e proteggiamo ciò che abbiamo, ma le perdite sono inimmaginabili.

Con profondo cordoglio, tutto il MDA si stringe attorno alle famiglie e agli amici dei paramedici uccisi in questo lungo anno di conflitto.

 

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